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Come cambierà la nostra spesa nel post-Covid?

E’ una ricerca McKinsey, società internazionale di consulenza manageriale, che indaga le tendenze a livello europeo dei consumatori in epoca post- Covid a partire dall’interrogativo “Come cambierà la nostra spesa”? e individuando dieci orientamenti che tenderanno a prevalere.

https://www.mckinsey.com/featured-insights/leadership/the-next-normal-arrives-trends-that-will-define-2021-and-beyond#

E’ una ricerca McKinsey, società internazionale di consulenza manageriale, che indaga le tendenze a livello europeo dei consumatori in epoca post- Covid a partire dall’interrogativo “Come cambierà la nostra spesa“? e individuando dieci orientamenti che tenderanno a prevalere.

  1. Calo delle vendite nella GdO rispetto all’anno scorso: parte della spesa verrà ri-orientata verso il settore ho.re.ca, ovvero bar e ristoranti e consumi fuori casa in generale.

2. Aumento degli acquisti online: almeno metà degli italiani che hanno fatto la spesa alimentare online dichiarano l’intenzione di continuare a farlo almeno occasionalmente.

3. Crisi dei supermercati: non tutti i punti vendita beneficeranno allo stesso modo del ritorno alla spesa “in presenza”: in particolare, i supermercati avranno una crescita molto più contenuta rispetto all’e-commerce e al formato discount,vero fenomeno degli ultimi anni.

4. Focus sulla convenienza: il prezzo torna centrale nella scelta di dove e cosa acquistare. La maggiore sensibilità ai prezzi sarà quindi da considerare fra i trend più rilevanti del mercato alimentare.

5. Qualità sempre, anche nei primi prezzi: i consumatori sono sempre più attenti alla convenienza ma non sono disposti a cedere sulla qualità. Risparmiare quindi sullo scontrino ma con prodotti più sostenibili e sani.

6. La salute al primo posto: con la pandemia si è accelerata la tendenza già in atto verso prodotti alimentari più sani, sostenibili e biologici, ma anche considerati sicuri perchè confezionati in pack protettivi, impegnandosi a comprare e mangiare in modo più salutistico.

7. Italiano è buono, locale è meglio: siamo tra gli europei più affezionati alle produzioni agroalimentari nazionali e meno interessati al melting pot gastronomico.

8. La sostenibilità resta importante: rimane ferma la scala dei valori dei consumatori disposti a pagare di più per comprare per comprare alimenti eco-sostenibili.

9. Il ritorno agli alimenti ready-to-eat: forzati ad una cucina domestica, gli italiani avvertono ora un maggior desiderio per i prodotti a maggior contenuto di servizio tanto è vero che è stato indicato come trend in crescita il consumo degli alimenti pronti, i cosiddetti convenience food.

10. La tecnologia che fa la differenza: grazie all’elevato grado di informatizzazione del mondo del food che consente l’automatizzazione di numerosi processi, diventa cruciale sapersi differenziare presso il consumatore con soluzioni sempre più performanti e personalizzate.